Alcune tecniche fotografiche
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Fotografare il movimento
Una tecnica che vi consente di ottenere degli ottimi risultati da soggetti in movimento si chiama panning.
L’idea di base è seguire con la fotocamera il soggetto mentre si muove durante lo scatto, per riuscire a sfuocare lo sfondo e dare un senso di movimento alla foto. Questa tecnica funziona meglio quando la traiettoria è rettilinea perché potete immaginare dove il percorso che farà e non dover andare a caso.
Segui l’oggetto in movimento in forma, quanto più parallela possibile alla macchina; scatta mentre continui la scansione e, con una velocità di otturazione bassa, otterrai un’immagine ragionevolmente nitida del soggetto che è al centro dell’attenzione su un fondo sfocato, in movimento è la velocità di otturazione della camera in modo da avere controllo sull'immagine finale. Seleziona una velocità più bassa dell'otturatore, parti con 1/30 o anche con tempi più lenti. Sistemati con cura ed assicurati di non essere ostruito da niente e nessuno. Non è necessario che usi il cavalletto giacché la nitidezza perfetta non è il fine vero della foto. I motivi più facili con cui esercitarti, sono i veicoli che circolano per strada, la gente che cammina, un animale domestico in azione, persone che ballano o fanno sport, fontane illuminate. Basta osservarti attentamente attorno per trovare decine di scenari possibili per trasmettere una sensazione di movimento.
fotografare il fuoco
Uno dei problemi annosi per quanto riguarda la fotografia del fuoco è l'esposizione; il fuoco è una fonte luminosa, che quindi in fase di scatto assume un'importanza fondamentale; ma se si regola l'esposizione basandosi sul fuoco, gli altri elementi presenti nella fotografia risulteranno inevitabilmente sottoesposti ma se invece si regola l'esposizione sugli altri elementi della composizione, il fuoco assumerà tonalità troppo chiare, risultando sovraesposto e poco gradevole all'osservatore.
Per riprendere correttamente il fuoco vanno rispettati i tempi di esposizione, che non devono mai superare l'1/60 per un semplice motivo: con tempi di posa superiori, i l fuoco assumerebbe contorni troppo morbidi e poco definiti, che lo renderebbero poco realistico e appetibile, senza l'impeto che lo contraddistingue nella realtà.
Il fuoco, oltre ad essere una fonte di luminosità, è una fonte calore non indifferente: avvicinarsi eccessivamente all'elemento per scattare, oltre che creare disagi al fotografo, potrebbe causare danni piuttosto seri all'attrezzatura, sensibile al calore. Per questo motivo si consiglia di riprendere il fuoco a una distanza di almeno 5 metri, utilizzando obiettivi zoom se necessario.
Anche il diaframma assume un'importanza notevole nello scatto alle fiamme: occorre tenerlo sempre il più aperto possibile, in modo tale da concentrare la nitidezza sul fuoco, lasciando che tutto il resto rimanga sfocato, perché non deve attirare l'attenzione dell'osservatore.
Per quanto riguarda l'attrezzatura, oltre all'obiettivo zoom, è bene procurarsi anche un treppiede o un cavalletto e possibilmente anche un telecomando: per la massima resa del fuoco l'apparecchio fotografico deve essere lasciato completamente immobile, senza nessuna sollecitazione che possa interferire sullo scatto; per questo motivo il fotografo, una volta impostati tutti i parametri, deve evitare qualsiasi contatto con la macchina in fase di scatto.
Fotografare i paesaggi
Fotografare i paesaggi con buoni risultati può essere piuttosto difficile perché la fotografia è in due dimensioni anziché in tre. Ecco allora che solo l’esperienza del fotografo può fare risaltare la bellezza del paesaggio con l’utilizzo di piccoli accorgimenti.
Come è stato detto sopra la fotografia riporta in due dimensioni una scena che noi osserviamo in tre dimensioni. Questa è una delle cause della “delusione” che si prova nell’osservare una fotografia di un paesaggio che ci appariva meraviglioso quando era davanti a noi: nelle due dimensioni si perde il senso di profondità della scena. Per recuperare tale senso di profondità, è necessario inserire qualcosa di interessante nel primo piano della fotografia, in modo che l’occhio sia costretto a fare la stessa operazione che fa quando osserva la scena dal vivo: passare dal primo piano allo sfondo e viceversa. Quindi è importante, quando stiamo scattando la nostra fotografia, fare attenzione ad includere qualcosa in primo piano.
In questa fotografia il termitaio e le bacche colorate in primo piano contribuiscono sicuramente ad aumentare l’interesse della foto e il senso di profondità della scena.
nella fotografia di paesaggio è importante rispettare le regole della composizione.
Osservando la foto qui sotto vedremo come si ottiene il senso di profondità della scena facendo confluire tutte le linee verso un unico punto di fuga.
Uno dei difetti più ricorrenti quando si fotografa un paesaggio è quello di voler includere tutta la scena. Questo fa sì che la fotografia ottenuta sia poi troppo confusionaria, priva di un centro di interesse, di un punto di attrazione per l’occhio. Quindi selezionando pochi elementi andando ad eliminare dall’inquadratura tutto ciò che è superfluo in modo da avere una scena pulita ed essenziale.
Tre alberi contorti, il verde del grano appena nato, i colli sbiaditi in lontanaza e un cielo pallido. Pochi elementi per una scena piuttosto evocativa.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, anche nella fotografia di paesaggio è necessario saper aspettare e cogliere l’attimo giusto. La luce, per esempio, è un elemento fondamentale. Di solito non c’è nulla di peggio che fotografare nelle ore centrali della giornata, con la luce dura. Molto meglio fotografare nelle prime ore del mattino, o nel tardo pomeriggio, quando la luce radente renderà più piacevoli i colori e le ombre
La luce radente del pomeriggio dona rilievo alle colline.
Cogliere l’attimo: Mantova. Un canale. Mi sono accorto che dei piccioni volavano spesso da una riva all’altra. Ho fatto dei tentativi di “bloccare” il volo di un pennuto proprio quando si trovava al centro del canale. La foto ne risulta sicuramente arricchita rispetto alla solita, forse piacevole, ma fotograficamente piuttosto anonima, veduta di un canale.
Spesso un elemento importante che può rendere più bello un panorama è la presenza di un bel cielo nuvoloso. Non stiamo parlando della nuvolosità uniforme che rende tutto bianco o grigio, ma di quei bellissimi disegni astratti, spesso creati dalle nuvole, che dovremmo essere pronti a sfruttare. Ecco qualche esempio.
Il cielo nuvoloso aiuta sicuramente a rendere più interessante e a donare un senso di profondità a questa scena che di per sé non risulterebbe forse fotograficamente attraente.
Un’altra foto nella quale il cielo e le nuvole giocano un ruolo importante.